Se per me il 2009 è iniziato da poco, così non la pensa il resto del mondo.
Parlare ora di quale potrebbero essere le rivelazioni di quest'anno ha il sapore acido dello yogurt assaporato oltre la naturale scadenza, ma non fa ancora male.
Tanto più che Walking On A Dream, primo singolo degli Empire Of The Sun, uno dei nomi da prendere in considerazione, settimana scorsa sia stata la settima canzone più trasmessa su Radio Deejay. E dico Radio Deejay.
Tra i tanti nomi il cavallo su cui scommetterei è quello dei Florence And The Machine, perchè se lo scorso anno tutti erano in cerca di una Amy Winehouse di ricambio e quest'anno pare ci sia un bisogno di elettro-dance piaciona, Florence Welch non ha niente a che vedere nè con una, nè con l'altra tendenza.
Per restare oltremanica invece che Amy, potrebbe ricordare una Laura Marling più rock che folk, ma la sua voce si può prestare tranquillamente a pezzi scanzonati così come a ritmiche soul.
E la macchina gira benissimo.
Non bastasse duetta con Pete Doherty manco fosse Patty Pravo.
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mercoledì 28 gennaio 2009
2009: Florence and the Machine
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mercoledì 16 gennaio 2008
Next Big Thing 2008
Dopo il post di Onan, mi sono messo ad ascoltare ciò che secondo la stampa inglese dovrebbe emergere quest'anno.
Mi sono rifatto al Sun, al Times, al Guardian a più riprese (Una delle quali già esaminata dall'ottimo Cabal, e del quale accetto volentieri una prima scrematura).
Tanti i nomi fatti (non tutti nuovi), tanta roba ascoltata ricorrendo principalmente a myspace.
Come ovvio myspace non offre molti brani all'ascolto, nè sarebbe stato ragionevolmente possibile una ricerca più approfondita su tutti gli artisti nominati. Ma, teoricamente, sulla pagina personale di myspace viene proposto il meglio possibile.
In questo senso è capitato che alcuni potevano anche presentare un solo pezzo valido: un pò pochino per essere presi seriamente in considerazione.
Domina l'elettronica, spesso elettro-pop, un pò di soul bianco al femminile (per riprendere le parole di Cabal), poco rock. Nulla mi ha sconvolto veramente, ma qualcosa di buono c'è.
Di tutta la musica esaminata, l'Italia è presente solo in qualità di "italo" nell'aggettivo italoaustraliana riferito a Gabriella Cilmi; molto gradevole all'ascolto, se Adele non le fregherà tutta la scena di new-winehouse, potremmo risentirla. Quest'ultima parte sicuramente con i favori dell'orecchio del grande pubblico pop e dell'industria discografica.
Sulla stessa strada di favori potrebbero trovarsi anche i Ting Tings come i Teenagers.
Estelle invece gode già di importanti collaborazioni, quali Kanye West, ed un poco si sente.
Già precedentemente (misteriosamente) presenti sul mio itunes: Adele, Jacob Golden e Whitest Boy Alive; ed un motivo ci sarà. Whitest Boy Alive altro non sono che strumento nelle mani di Erland Øye, ex Kings Of Convenience; ed è proprio così che suonano: bene, ma niente di nuovo sotto il sole.
Il Sun punta molto sui danesi Alphabeat, pure troppo, aggiungo io; anche se fascination impedisce pure al più abile tappezziere di stare fermo. Pari agli Alphabeat: I Metronomy.
Più convincenti gli MGMT, a tratti molto, non so quanto lo sarebbero in un album completo. Dubbio facilmente risolvibile per quanto concerne i Black Kids (se solo il vostro computer riesca laddove il mio ha fallito).
Poi ci sono i Soulsavers con Mark Lanegan e le sonorità si fanno più importanti.
Insomma in questo groviglio di suoni ciò che è rimasto sono: Yeasayer, Hot Chip, Foals, Wild Beasts.
Non era proprio ciò che avrei voluto ascoltare, ci si accontenta.
Daltronde non si vive solo di novità, ma anche di attesi ritorni.
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ILNomeNonConta
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