Io appartengo ad una generazione per la quale è difficile scorgere dei miti nel proprio tempo, Michael Jackson è stato un un mito pop. E' un mito pop, essendo mito colui che non muore mai. Non è un caso che nelle ore successive al decesso di MJ, si rincorressero notizie di avvistamenti in giro per il mondo. Sicuramente la sua morte resterà avvolta nel mistero e non vi sarà prova mai abbastanza accettabile per il suo pubblico.
In questi giorni la potenza del personaggio si è mostrata anche a coloro che non lo conoscevano nel profondo, era inevitabile sentire parlare di MJ dai media: d'altronde chi non lo conosceva?
Più famoso del Papa (Dio era già morto, no?), un personaggio che non è stato mai una persona, seppur noto alla mia generazione più per il cambio di pigmento della pelle o per vicende giudiziarie che per meriti artistici.
Forse anche per questo molti di coloro che non avevano nella propria collezione di dischi di Jackson non hanno perso tempo. Risultato: "Number Ones", raccolta di grandi successi di Michael, album più venduto della settimana in Uk, artista più ascoltato della settimana su last.fm, con ben otto brani tra i dieci più ascoltati. In un week-end.
Dovremo aspettare molto tempo prima che nasca qualcuno in grado di scatenare nuovamente tutto ciò.
sabato 4 luglio 2009
Il mito di MJ
Pubblicato da ILNomeNonConta alle 11:05
Etichette: Michael Jackson, pensieri
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento