I Ministri hanno tutto per essere insopportabili.
Ragazzi trentenni, giacche che nemmeno i Coldplay, sonorità edulcorate.
"Tempi Bui" però è un album di rock semplice, diretto, privo di metafore.
Davide Autelitano, Federico Dragona, Michele Esposito, riescono a non essere ridicoli pur impregnando i propri testi di politica.
Scenari apocalittici ma futuribili, superficialità di rapporti e modelli, precarietà, inazione sociale, critiche all'incriticabile democrazia: questi i tempi bui urlati dai Ministri.
In Italia non sono molti i gruppi che riescono a fare pop-rock per giovanissimi con una certa credibilità. 6
lunedì 13 aprile 2009
Ministri - Tempi Bui
Pubblicato da ILNomeNonConta alle 18:54
Etichette: ministri, recensione
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1 commento:
non c'entra coi ministri, però se ti interessa ancora ho aggiornato il link al disco dei maximo park (grazie per aver l'avviso)
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