sabato 5 luglio 2008

Parlare ed esprimersi, morire creando


questo popolo ormai dissociato da secoli la cui soave saggezza gli serve a vivere
il papà fa il rapinatore e il figlio impara a fare il rapinatore perché non è facile
fiori nati per noi sotto i cieli più belli io della Sicilia tragica e statica non sono figli
avremo letti intrisi di sentori tenui divani oscuri come avelli sulle mensole nuovi
il male come il bene ha i suoi fiori le sue bellezze ma i veri viaggiatori partono per partire
è difficile riuscire a trovare un motivo per continuare ad andare avanti in questa realtà
in questo momento si può ribaltare anche questo potere del nulla che ci governa non ho amici
e ci vuole una azione che deve concorrere a ricontattare tutti gli stati emozionali
perché tutti pensano di poter avere un posto nella politica e continuare nel sacco della città
il mio mondo era un altro io muoio ed anche questo mi nuoce il fatalismo dei siciliani
questo modello pil non funziona più senza i figli non c'è voglia di futuro
tutte queste facce attaccate sui muri mi disturbano quel che è stato è statico il fatalismo






Nessun commento: